L’addestramento

Per addestrare i cani, non solo Golden Retreiver, è necessario riuscire a comunicare con loro. Questo significa capire il loro modo di esprimersi e farsi intendere dall’animale stesso. 

IL LINGUAGGIO DEL CANE
Il cane si esprime con la mimica facciale: con la testa, le orecchie, gli occhi e la bocca comunica le sue sensazioni agli uomini. L’animale manifesta le proprie emozioni anche con la postura del corpo, attraverso la posizione della coda e delle zampe. Infine, il cane comunica mediante guaiti, uggiolii oppure abbaiando e ringhiando.

IL LINGUAGGIO DEL PADRONE
L’uomo comunica con il proprio cane con le parole, la mimica facciale e la postura del corpo. I tre segnali, emessi contemporaneamente, devono combaciare; il cane, infatti, non distingue le parole e presta maggiore attenzione ai gesti e può prendere come un rimprovero un apprezzamento fatto con modi bruschi. Anche la postura del corpo ha significati particolari per il cane: il padrone impartisce ordini in piedi ed invita al gioco se è accovacciato.

 

IL MIO METODO
Educare ed addestrare un cane richiede impegno e costanza. La mia scelta è quella di utilizzare un approccio non coercitivo attraverso il metodo del rinforzo positivo. Soddisfare un reale desiderio del cane , sia esso di natura alimentare, carezze o gioco, ottenere un premio, avendo come obiettivo l’esecuzione di un comando e la ripetizione dello stesso.

Il cane durante l’addestramento non è costretto ad eseguire un ordine ma è stimolato ad eseguirlo per ottenere la sua ricompensa, importante è che la ottenga solo dopo aver fatto una piccola cosa per noi. Tra il cane ed il suo istruttore si instaura così un vero e proprio dialogo, uno scambio in cui il cane non risponde direttamente al rinforzo , ma esegue per ottenerlo. Un comportamento corretto diventa voluto dall’animale stesso la naturale risposta alla nostra richiesta.